sabato 4 aprile 2015

Il Salmone: dedicato a chi non lo ama.

A me il salmone fresco non ha mai fatto impazzire, l'ho sempre trovato un po' stucchevole, forse per questo il mio pescivendolo di fiducia ha considerato una sfida personale riuscire a vendermelo. O forse semplicemente voleva levarselo di torno. In entrambi i casi ha vinto lui e io sono tornata a casa con 1,5kg di salmone fresco e una ricetta facile facile per tenersi leggeri la sera della vigilia di Pasqua.
Il salmone sfilettato lo si fa in padella, anche se il massimo sarebbe del salmone selvaggio alla brace. Consiglio di cuocerlo prima dalla parte della pelle così quando lo girate potete toglierla con facilità, non fatelo a crudo o sprecate metà del pesce.
A parte, preparate una salsa (potendo fatela mezza giornata prima  e mettetela a riposare in frigo fino all'ora del pasto): spremete il succo di un paio di limoni ed emulsionatelo (cioè sbattetelo con la forchetta) con 4/5 cucchiai di olio extravergine di oliva, tritate un bel mazzetto folto di prezzemolo e affettate 4 scalogni o cipolline fresche. Mescolate il tutto e conditeci abbondantemente il salmone.
La stessa salsa è ottima per condire i filetti di sgombro lessati in padella in poca acqua.
Una volta mi è capitato di doverlo preparare in anticipo e, lasciato a riposare con la salsa, il salmone era ancora più buono.
Cosa ci beviamo con il salmone in salsa di scalogno e prezzemolo? Ma, questa sera c’è poco da scegliere, il vino ce lo hanno regalato e lo faremo andar bene: un super classico di fascia base, un Greco di Tufo 2013 D.O.C.G. di Feudi di S. Gregorio, azienda certo non nota per i piccoli numeri. Il Greco è un vitigno antichissimo (portato appunto dalla Grecia in Italia nel I secolo a.C.), piante che crescono su roccia gessosa e ne ricavano una spiccata mineralità del vino. Il colore di quello di oggi è un oro scarico, leggero, non troppo avvincente. Sa di frutta gialla e leggermente di agrumi, i profumi e i sapori minerali si avvertono chiari. Non il mio preferito sul salmone, per il quale avrei scelto qualcosa di decisamente più fresco e agrumato (un Prié Blanc Rayon, ad esempio) o delle bollicine, ma comunque un buon vino che accosterei più volentieri ai crostacei gratinati. Non eccezionale, ma sicuramente un bel modo di aspettare gli stravizi di domani.

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